The Northman è un film del 2022 diretto da Robert Eggers, autore anche della sceneggiatura insieme allo scrittore e poeta islandeseSjón.
La vicenda è ambientata in Islanda nel X secolo, ed ha come protagonista Alexander Skarsgård nel ruolo di Amleth (personaggio della Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, più famoso nel riadattamento di Shakespeare nella sua omonima tragedia), il quale intraprende un viaggio di sacrificio e sangue nel tentativo di vendicare il padre assassinato.
Robert Eggers dopo i suoi riuscitissimi The Witch (2015) e The Lighthouse (2019) arriva per la prima volta al cinema con una grande ed aspettatissima produzione. Infatti se i primi due lungometraggi sono costati rispettivamente 4 e 11 milioni, The Northman ha avuto un costo tra i 70 e i 90 milioni di dollari.
Il regista e scenografico statunitense mostra ancora una volta la sua originalità e maniacale cura per i dettagli nel mettere in scena i suoi film. Il film uscito nelle sale il 22 aprile 2022 , è un’opera complessa, che riesce nel difficile compito di portare sullo schermo un contesto per nulla semplice ricco di simbolismi e da una forte componente magico-rituale , perfettamente coerente con l’epoca in cui la storia è ambientata nonostante non manchino alcuni immaginari fantastici dei nostri tempi.
Il punto di forza di questa pellicola è senza alcun dubbio la sua accurata trasposizione della simbologia e delle ambientazioni, con una ricostruzione eccelsa dell’Islanda del X secolo e con una fotografia evocativa, davvero bella da vedere in tutta la sua spettacolarità.
Ancora una volta Eggers pone l’accento sulla storicità delle vicende riproponendo per certi versi quanto visto nel riuscitissimo ed originalissimo horror The Witch, dove gli atti dei processi alle streghe arricchiscono la trama attraverso i dialoghi dei personaggi. Nonostante però la forte storicità della pellicola, questa volta il regista mette in risalto la violenza, la crudeltà e la voglia di vendetta e di sangue del suo protagonista.
Alexander Skarsgård nel ruolo del protagonista Amleth
Meno potenza emozionale, più potenza fisica …
The Northman a differenza delle altre opere del regista mostra i muscoli nel vero senso della parola, con la componente emozionale che lascia spazio alla crudeltà e alle sanguinolente gesta del protagonista che percorre tutta la sua vita con il solo obbiettivo di vendicare la morte di suo padre Re Aurvandill, ucciso per mano del suo fratellastro voglioso di prendere il suo posto.
Le sequenze d’azione, realizzate con camera singola, sono dall’impatto visivo devastante, grazie anche all’interpretazione ottima di Alexander Skarsgård in tutta la sua imponente forma fisica.
La figura femminile nella tradizione norrena
Come in opere simili (vedi GOT), e come vuole la tradizione norrena, le donne sono il fulcro della storia. Infatti nella tradizione norrena, la donna è la figura che guida del destino, che con le proprie gesta pone dinanzi all’uomo un fato ineluttabile. Il destino, che in The Northman pare inizialmente essere tema centrale con Amleth che sin da bambino accetta perseguendolo fino in fondo, si dimostra infine un mero espediente per sottolineare la vita degli uomini sospesi tra magia,mito e sacro.
Un cast notevole
Nicole Kidman e dell’attrice feticcioAnya Taylor-Joy, vanno a costituire insieme a Ethan Hawke e Willem Dafoe (sebbene quest’ultimi presenti in poche scene) un cast impeccabile. Le due attrici rispettivamente nei ruoli di regina Gudrún e Olga sono coloro che alimentano la storia con interpretazioni davvero notevoli e a mio parere superiori nel complesso allo stesso protagonista che anche per il ruolo che ricopre svolge un lavoro molto più fisico che prettamente recitativo.
Nicole Kidman nei panni di regina Gudrún
L’attrice australiana nei panni della regina, inscena un personaggio enigmatico che nonostante viene fuori sul finire del film non è meno rilevante, grazie ad una rappresentazione perfetta. La regina è la trasposizione evocativa delle figure femminili tragiche e alla maternità, vaporizzando però ogni luogo comune affine con una maestria unica.
Anya Taylor-Joy invece è co-protagonista della pellicola interpretando Olga, una maga che anche se ridotta in schiavitù è rappresentata dal regista come una donna libera, potente, sfacciata e magnetica. Il suo personaggio è similare a quello di Thomasin (The Witch) da lei interpretato in precedenza, grazie al suo alone di mistero e magia. Olga sarà colei che farà conoscere l’amore al protagonista , dandogli anche le ultime forze per compiere il suo destino.
Anche se in una brevissima apparizione, la cantautrice, compositrice, produttrice discografica, attrice e attivista islandeseBjörk interpreta l’oracolo in una sequenza di immagini che racchiudono perfettamente l’immaginifico e mitologico mondo norreno.
Commento finale
The Northman è un film evocativo,dalla forte caratterizzazione storica norrena e dal grande impatto visivo. Eggers questa volta reprime la sua forte predisposizione ai racconti a lui più congeniali, per rendere l’opera fruibile ad un pubblico più ampio. Egli mette in scena l’epica scandinava, ma dalla sua prospettiva attenta e minuziosa grazie anche alla collaborazione dell’archeologo Neil Price, specializzato in epoca vichinga.
Il risultato finale è quello di una storia di violenza, affetti perduti e vendette, simbolismi e sacralità a metà tra Conan il barbaro e Vikings. Una pellicola di ottima fattura e raffinatezza, ma che evince il senso di insoddisfazione del suo creatore più a suo agio nei racconti prettamente storici, dando allo spettatore l’impressione che manchi comunque qualcosa e di non essere riuscito a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati.
Per chi non lo sapesse Joe Hill è il nome d’arte di Joseph Hillström King, o meglio il figlio di Stephen King. Basterebbe già soltanto questo per convincere gran parte degli amanti e conoscitori dei racconti horror e fantastici a guardare questa serie.
Dopo un’iniziale interessamento nel 2010 da parte di Fox e di Hulu nel 2017 per la realizzazine della serie, nel 2018 Netflix rompe le righe ordinandone la realizzazione per l’intera saga fumettistica.
Di cosa parla Locke & Key (trama e cast)
La storia di questa serie fantasy ruota attorno alla vita di tre fratelli, che dopo il macabro assassinio del padre, si trasferiscono nella sua casa di famiglia in Massachusetts, nella quale scoprono chiavi magiche che danno loro una vasta gamma di poteri e abilità. Quello che non sanno, però, è che anche un demone vuole le chiavi e non si fermerà davanti a nulla pur di ottenerle.
La serie con la prima stagione ha guadagnato subito il consenso del pubblico. Su Rotten Tomatoes la prima stagione della serie ha ottenuto un punteggio di approvazione del 66% basato su 61 recensioni, con un punteggio medio di 6.58/10.
Locke & Key : Ambientazioni,effetti e fotografia …
Le ambientazioni sono abbastanza fedeli al fumetto. Villa Locke è praticamente identica, e i grandi spazi e la piccola cittadina di Lunenburg (piccola cittadina della Nuova Scozia,Canada) è lo sfondo perfetto per raccontarne le avventure.
Dodge nel fumetto
Dodge nella serie
Bode
La caratteristica interessante della serie è certamente l’atmosfera a sfondo thriller/horror(ma senza esagerare) che avvolge le dinamiche della storia. Inoltre i temi quali la famiglia, amicizia, amore, lealtà e la metafora della crescita e maturazione dei ragazzi sono trattati in maniera intelligente rendendo la serie fruibile a tutte le persone indipendentemente dall’età.
I colori sono sempre al punto giusto, nel vestiario dei personaggi, nel colore delle case, il contrasto tra la neve con i giubbotti indossati dai protagonisti, il bagliore blu della magia , (e tanto altro) sono un vero piacere per gli occhi accompagnato da una interessante e ben congeniata fotografia che è la ciliegina sulla torta, merito soprattutto di un grande lavoro di luci e ombre del cast tecnico.
Che dire … Un impanto visivo davvero fantastico!
Kinsey , Scott, Bode e TylerBodeKinsey BodeScott e Kinsey Tyler e Kinsey
I sentimenti, gli affetti, i ricordi , la crescita e conoscenza personale
Locke&Key non è solo magia e avventura fantasy, ma soprattutto una storia intensa dove è sempre percepibile il sentimento che pervade ogni personaggio.
I ricordi assumono un significato così importante da essere tangibili, in una storia che ci da una rappresentazione di essi davvero originale ed emozionante.
AND THE AWARD OF BEST CHARACTER OF THIS SHOW GO TO …
La scelta delle musiche …
Una vera chicca è la scelta delle musiche. Dal motivetto della sigla , alle musiche che accompagnano la suspense, sino alle grandi hit del mondo pop della musica. Locke & Key tra uno spavento, un’emozione e una risata ci fa anche … Ballare!
Un comparto sonoro davvero accattivante e accurato che rende ogni immagine, sequenza e avvenimento avvincente.
Ecco una playlist che raccoglie tutte le musiche delle prime 2 stagioni.
Zack Snyder’s Justice League è la director’s cut di Justice League (2017), diretto da Zack Snyder. In seguito al lutto familiare nel 2017 Snyder abbandonò il progetto lasciando le redini a Joss Whedon che completò il prodotto dandogli un tono più leggero e riducendone la durata come richiesto da Warner Bros.
Dopo il flop commerciale venne fuori la storia travagliata della pellicola aumentando quindi la curiosità dei fan di conoscere come sarebbe dovuto essere il film secondo l’idea di Snyder.
Nel 2021 quindi esce sulle piattaforme HBOMax, Sky Cinema e NowTv la nuova versione della durata di 3h e 52min suddivisa in 6 capitoli.
Fatta questo piccolo recap passiamo alle mie considerazioni sul film.
Superman è morto per noi
La trama di Snyder’s Justice
La trama vede Bruce Wayne (Ben Affleck) dopo la morte di Superman, cercare di formare una squadra di super per combattere contro l’imminente minaccia di Steppenwolf, alieno che per recuperare la fiducia nel suo servitore Darkseid arriva sulla terra per impadronirsi di tre scatole madri che danno infiniti poteri e che possono essere utilizzati in altrettanti modi.
Batman riunisce quindi Wonder Woman (Gal Gadot) , Aquaman (Jason Momoa), Cyborg (Ray Fisher) e Flash (Ezra Miller) formando la Justice League.
La trama appena descritta è la stessa della prima versione uscita al cinema, ciò che differenzia la Snydercut da quest’ultima è il notevole numero di scene aggiunte per descrivere meglio i personaggi introdotti e raccontarne le origini e le caratterizzazioni. Possiamo infatti notare subito che in questa versione viene dato molto più spazio a Cyborg che per molti aspetti rappresenta il core value della storia. Altro aspetto del racconto che lo differenzia dalla versione cinematografica è l’intensità con cui i personaggi sono mostrati e con il tono cupo che aveva distinto Batman Vs Superman.
Questo mondo cadrà !
~Steppenwolf
Non è lo stesso film del 2017
Si, non è lo stesso film, perché ? Perché anche se Snyder ha potuto soltanto fare piccoli reshoote nonostante questa versione sia l’unione di tutto il tagliato dalla versione cinematografica, il regista riesce a dare un senso al lavoro lasciato a metà in quel tempo.
Confrontando le due versioni è evidente che quello di Joss è un prodotto nato dalla mente di un altro, un po come succedeva ai compiti in classe e copiavi dall’amico di banco, ma la prof. riconosceva che non era farina del tuo sacco e mentre il tuo amico prendeva un bel 7 tu ti beccavi 4. (You understand ?)
Per chiudere il discorso “versioni” il film può piacere oppure no, ma in ogni caso è la rivincita di un regista che è stato giudicato per un film che di fatto non aveva finito lui.
Sceneggiatura
La sceneggiatura in Snyder’s Justice è strettamente legata alla trama e mai più di questa volta. I dialoghi grazie all’inserimento di scene nuove diventano più introspettivi:
ATTENZIONE SPOILER
Cyborg : Un personaggio rinato grazie alla Snydercut Cyborg è il personaggio che più di tutti ha guadagnato da questa versione. Nel film infatti ha un minutaggio maggiore,con scene inedite che raccontano e spiegano il rapporto conflittuale con il padre, mostra le sue origini e ci fa vedere il suo percorso e la sua rapida crescita nella Justice League. Acquisisce importanza, ci mostra i suoi tormenti e il tutto ci fa comprendere (Adesso si!) il motivo del sacrificio del padre. . Interessanti e spettacolari le immagini in cui vediamo Cyborg interagire con i suoi pensieri nella sua mente/computer in stile Become Human che ci mostrano l’infinito potere di calcolo che possiede.
Anche per Flash vale più o meno lo stesso discorso: Barry è solo, e vive con il sogno di entrare in polizia per rendere finalmente giustizia al padre, accusato ingiustamente dell’omicidio della madre. Anche Barry come Victor (Cyborg) è tormentato dagli affetti mancati, come prima ancora i loro mentori (Kal-El e Bruce) . Una storia che si ripete, un filo conduttore che viene utilizzato dal regista per raccontarci un mondo che può essere salvato proprio da loro: Quei ragazzi “rotti dentro” che cercano speranza per il futuro senza rendersi conto che loro stessi rappresentano la speranza per il futuro del mondo a cui appartengono.
Sono proprio loro infatti che nella battaglia finale saranno decisivi per distruggere Steppenwolf e le scatole madri con un ottimo lavoro di squadra. Particolarmente bella la scena in cui Cyborg lotta con le entità aliene che rappresentano le scatole, ma il momento topico è quando Flash nel momento in cui tutto sembra perduto , corre verso la sfera di energia causata dalle scatole e riavvolge il tempo permettendo a Cyborg di distruggere le scatole e a Wonder Woman di compiere la sua vendetta decapitando Steppenwolf (Autore della estinzione delle amazzoni) .
Superman in questa versione nonostante sia il più forte della Justice , lavora di squadra e sembra ben lontano dal superman sempre cupo visto in precedenza. Wonder Woman e Batman rappresentano la famiglia che Victor e Barry hanno perduto , ritrovando in loro una figura materna/paterna.
Ho apprezzato il buon lavoro di tutto il cast di attori. Il film sicuramente non è di quei film che richiedono performance di grande intensità, ma ciò non toglie valore alla buona prova.
A mio parere, mentre per Cyborg, Aquaman e Flash viene dato il giusto minutaggio e la giusta importanza con le scene introdotte (Superman e Wonder Woman hanno subito meno alterazioni), non viene dato il giusto peso al personaggio di Bruce Wayne/Batman. (Un vero peccato vista la bella performance di Ben Affleck)
Knightmare
ATTENZIONE SPOILER
L’incubo del Cavaliere ovvero di Batman è il possibile futuro che Bruce sogna in cui Lois Lane ha perso la vita per mano di Darkseid e Superman sotto l’effetto dell’equazione dell’anti-vita diventa il tirannico sovrano della Terra al fianco delle forze di Apokolips. La Snydercut regala ai fan più scatenati della DC e soprattutto del Joker di Leto, una scena inedita di una ventina di minuti in cui i due acerrimi rivali sembrano costretti a collaborare per sovvertire il dominio di Superman. Una vera chicca che mostra un inedito Joker interpretano a mio avviso in maniera impeccabile da Jared Leto che riesce in pochi minuti a rendere suo un personaggio interpretato prima di lui da grandissimi attori con grandissime performance. Un Joker cupo , pazzo , satanico , con occhi spiritati dall’aspetto spregiudicato e provocatorio con un look che ricorda (forse volutamente) una figura simbolica per il mondo come quella di Gesù, ma abbandonata al male. Nel dialogo poco amichevole tra i due, si rinfacciano le morti di Harley Quinn e Robin, e tutto è perfetto con un’atmosfera carica di adrenalina. Peccato che quasi certamente queste story-line non avranno mai un vero sviluppo e resteranno soltanto una special cut.
Montaggio e CGI
Il montaggio ovviamente ha l’impronta del suo regista. Una serie di immagini inedite volute contro ogni possibile critica in formato 4:3 per permettere al sistema di proiezione IMAX di aumentare la risoluzione dei fotogrammi, forse per rendere il concetto dei supereroi come Dei ancor più forte.
La fotografia è eccellente, con fotogrammi spettacolari dove mostrano alla perfezione e in maniera brillante ogni dettaglio sullo schermo.
Bruce Wayne in cerca di AquamanAquaman in una sequenza in slow motion La battaglia tra i Dei e DarkseidCyborg in azioneLa scia di Flash durante lo scontro finaleAquaman si fa dare uno strappo da Batman e la sua accattivante Bat-mobile
Da notare anche il miglioramento del design della corazza di Steppenwolf che è una sorta di agglomerato di aculei che si muovono in simbiosi con il suo respiro.
Di seguito le due versioni a confronto (Magari scrivete nei commenti quale preferite)
Steppenwolf Justice League/Steppenwolf Snydercut
Effetti speciali quindi ampiamente promossi dando un tocco di freschezza e scene bellissime e eccitanti. Tra le varie sequenze, c’è un ampio utilizzo dello slow motion o per gli amanti di Matrix, bullet time che a molti ha fatto storcere il naso mentre a me non è dispiaciuto, anzi mi ha fatto davvero entusiasmare, in particolare la scena dell’incidente di Flash, che riesce a caratterizzare alla perfezione il personaggio facendo notare allo spettatore la sua spavalderia e il suo riuscire a pensare già a cosa accade dopo nel mentre per riuscire poi in tutti i suoi scopi, ovvero salvare la ragazza e ottenere il lavoro. Per questo i complimenti dovuti a Snyder che riesce in 3 minuti a mostrarci chi è Flash e a confezionare una scena memorabile,emozionante,romantica e toccante nella quale sicuramente lui ci ha messo tutto l’amore per la figlia scomparsa.
Altra scena spettacolare è il combattimento tra Batman e i parademoni sulla sua immancabileBat-mobile.
https://www.youtube.com/watch?v=0a2jxmwk2BQ
Commento finale
Questa è una pellicola che dividerà sempre le folle, da una parte i sostenitori e dall’altra i criticoni accaniti. Ma ciò che posso dirvi è che dopo quasi 4 ore di intrattenimento sui supereroi, non mi sono annoiato e anzi ne avrei voluta ancora, le musiche , la fotografia spettacolare , il rapporto in 4:3 (che ammetto mi ha lasciato perplesso, ma poi è stata goduria) , l’evoluzione degli eventi , le scene in bullet time, insomma ho apprezzato davvero molto.
Certo non è esente da difetti (ma sfido chiunque a cercarmi un film director cut senza difetti), personalmente avrei dato uno spazio maggiore a Batman e Joker, ma questo non è il film giusto.
Ad ogni modo io invito tutti a guardare questo lungo viaggio, perché Zack Snyder ci ha messo il cuore , si è giocato la faccia e ha stravinto.
La dedica di Snyder alla figlia scomparsa nel 2017