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Crimes of the Future è un film uscito nel 2022 scritto e diretto da David Cronenberg.

La pellicola segna il ritorno sulla scena del regista, a distanza di otto anni dal suo ultimo lavoro, Maps to the Stars (2014).

Sebbene ne condivida il titolo e tematiche del medesimo di quello del 1970, questo non è un remake dell’omonimo film.

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“La chirurgia è il nuovo sesso.”

Timlin [Kristen Stewart]

La trama di Crimes of the future

Il film si svolge in un futuro indefinito in cui l’umanità sta vivendo cambiamenti biologici misteriosi, tra cui la scomparsa del dolore fisico e delle malattie infettive. Questi cambiamenti hanno aperto la strada a nuove possibilità, come la chirurgia eseguita su individui coscienti e l’interazione tra macchine e corpo umano. Nel mezzo di queste mutazioni, il protagonista Saul Tenser interpretato da Viggo Mortensen (Signore degli Anelli) e la sua compagna Caprice interpretata da Léa Seydoux (Death Stranding), sono artisti che eseguono performance di asportazione chirurgica di organi tumorali, considerate atti erotici.

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Interpretazione del cast

In un cast di grande prestigio non poteva mancare l’attore-feticcio di Cronenberg Viggo Mortensen , capace di regalare una performance perfetta nel un ruolo complesso del protagonista ed esibizionista degli organi Saul. Ad affiancarlo l’ex bond-girl nonché protagonista nel capolavoro videoludico Death Stranding Lèa Seydoux, nel ruolo camaleontico di Caprice, compagna di Saul.

Tra gli interpreti figura anche Kristen Stewart che, nonostante le sue espressioni portano sempre il ricordo di Bella di “Twilight”, ricopre un ruolo cruciale nella trama. Il personaggio di Timlin è infatti un funzionario del National Organ Registry, attratta fortemente dal desiderio di scoprire “il nuovo sesso”, come da lei stessa definito. In un mondo dove ne cibo, ne “il vecchio sesso” possono alleviare la sua esistenza, cede al potere di chi vuole insabbiare la nuova evoluzione in atto.

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La lettura provocatoria e visionaria del regista

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Cronenberg è noto per i suoi contenuti espliciti e visionari. Il film esplora la connessione tra il corpo umano, la tecnologia e l’arte, concentrandosi su temi di evoluzione biologica, sessualità, e deviazione dal normale. Tenser collabora segretamente con un’unità di polizia che indaga su crimini legati al corpo e si infiltra in un gruppo di evoluzionisti radicali. Questo gruppo ha adottato modifiche biologiche che consentono loro di nutrirsi di plastica e prodotti chimici sintetici, dimostrando una divergenza dall’evoluzione umana tradizionale.

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Inoltre, questo racconto tocca in modo provocatorio temi come l’arte del corpo, la sessualità e le possibilità di evoluzione biologica in un mondo in cui la tecnologia è sempre più integrata con l’essere umano. L’opera di Cronenberg è nota per esplorare i confini tra corpo e macchina, nonché le implicazioni etiche e morali delle trasformazioni biotecnologiche.

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La trama è densa di simbolismi e metafore, creando un’atmosfera surreale e spesso disturbante. La relazione tra i personaggi, le loro interazioni con la tecnologia e il corpo umano, insieme alle performance artistiche altamente stravaganti, contribuiscono a costruire un mondo futuristico bizzarro e inquietante.

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Body is reality è un concetto che da sempre il regista ha portato sul grande schermo e che afferma in tutte le sequenze del suo ultimo lavoro, ponendo il corpo umano come elemento centrale e componente artistica della sua visione cinematografica.

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Possibile interpretazione del finale, il messaggio in Crimes of the Future

Crimes of the future è una visione pessimistica e tetra del mondo che ci aspetta. Sebbene non sia la prima volta che il cinema ci racconta di un futuro apocalittico e senza speranza, nel futuro delineato dal regista canadese vi è un aspetto nuovo e molto vicino ai nostri tempi: L’inarrestabile avanzamento dell’inquinamento della plastica.

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Photo by DANIEL IRUNGU/EPA-EFE/Shutterstock

Non è una novità, infatti, che negli ultimi anni, l’uomo deve far fronte al consumo spropositato di plastica e alla difficoltà del suo smaltimento, con conseguenze disastrose per l’ambiente e per l’uomo stesso. Basti pensare che nel 2011 le plastiche costituivano oltre il 12% dei rifiuti solidi urbani a dispetto degli anni sessanta che invece ne costituivano meno dell’1%.

Le immagini della plastica dispersa nei mari sono l’emblema di questo problema oltre che un dato allarmante dei nostri giorni :

Nel 2017 è stato presentato un rapporto redatto con analisi in tutto il mondo, sulla presenza di microparticelle di plastica nelle acque e nell’aria, che per le loro ridotte dimensioni entrano nelle catene alimentari. Le microparticelle possono essere prodotte dal semplice lavaggio di indumenti sintetici, con l’usura di pneumatici, deterioramento delle vernici o lavaggio di prodotti estetici. [leggi qui]

Questo tema delicato ed attuale è chiaramente descritto anche nel film, fin dalle prime sequenze, dove si vede il piccolo Brecken in riva al mare, alla ricerca di resti di plastica da mangiare. La sua abilità sin dalla nascita di assimilare la plastica diventa un elemento straordinario e allo stesso tempo inquietante, mettendo in luce come l’evoluzione biologica potrebbe rispondere agli impatti dell’ambiente in modi sorprendenti e inaspettati.

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La narrazione cinematografica di “Crimes of the Future” non solo illustra la straordinaria capacità di Brecken, ma sottolinea anche l’inevitabile connessione tra l’evoluzione umana e l’ambiente circostante. L’abilità di nutrirsi di plastica sottoforma di “candy bars” – un composto viola ricavato da rifiuti tossici e dannoso per l’umanità – evidenzia la sfida di adattarsi alle condizioni ambientali in cambiamento, anche se a un costo significativo: Le modifiche genetiche effettuate su se stessi (come fatto da Lang e la sua cellula di evoluzionisti nel racconto).

In questo modo, il film ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura, sottolineando l’importanza di considerare l’impatto delle nostre azioni sull’ambiente e sulle future generazioni. L’evoluzione di Brecken, sebbene un evento straordinario per l’uomo, non solo è un richiamo all’urgente necessità di affrontare la crisi della plastica e le sue implicazioni, ma anche un invito a riflettere sull’etica che ruota attorno a possibilità future di modificare la natura dell’essere umano.

Commento finale

“Crimes of the Future” rappresenta un’ulteriore incursione di David Cronenberg nei territori dell’insolito e dell’innovativo, continuando a esplorare i confini della biologia umana e della tecnologia. Un film dal ritmo forse troppo lineare, senza climax e che poteva sfruttare meglio alcuni elementi secondari, mentre lascia allo spettatore il compito di riflettere su quanto possa essere straordinariamente malleabile e inquietante il futuro dell’umanità.

Un film tutto sommato consigliato per gli amanti del genere e per chi cerca interessanti spunti di riflessione su tematiche affascinanti e importanti come ambiente e tecnologia che avanza.

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Di Tony Di Criscito

Application Developer Analyst , oltre alla passione per lo sport ( in particolare il calcio ⚽) e per i videogiochi 🎮 , sono sin da bambino un appassionato di cinema. Non avendo mai avuto l'opportunità di poter entrare in questo mondo , ho deciso di crearne uno mio , dove posso condividere con chi ne ha piacere le mie impressioni,pareri e commenti su film , serie tv e tutti i tipi di cortometraggi o lungometraggi ( cartoni animati e anime compresi ) . Dalla mia passione nasce "Ciak Si Recensiona" 🎬

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