
RESIDENT EVIL: Infinite Darkness,[2] è una serie di animazione in CGI[3] basata sul franchise Resident Evil di Capcom. La serie vede protagonisti i personaggi principali del videogioco Resident Evil 2, Leon S. Kennedy e Claire Redfield.[4]
Prodotta da TMS Entertainment e animata da Quebico,[5] Infinite Darkness è uscita l’8 luglio 2021 in anteprima su Netflix [Wikipedia]
La serie racconta gli avvenimenti frapposti cronologicamente tra il gioco di RE4 e RE5.
Ma avranno fatto un buon lavoro TMS Entertainment e Quebico?
Contents
Facciamo un breve recap : Raccoon City


29 settembre 1998 – Raccoon City, la città cade nel panico in seguito ad un incidente causato nei laboratori della Umbrella Corporation.
Numerosi mostri mutanti e zombi vanno in cerca di prede umane.
Claire Redfield (sorella di Chris Redfield, uno dei protagonisti del primo Resident Evil, venuta a cercarlo in città) e Leon Scott Kennedy, un neo poliziotto assegnato alla locale stazione di polizia, la R.P.D. (Raccoon City Police Department), al suo primo (che fortuna) giorno di lavoro.
Nell’autunno del 2004. Leon Scott Kennedy, è ora un agente governativo incaricato di indagare sul rapimento di Ashley Graham, figlia del presidente degli Stati Uniti d’America.
Secondo l’intelligence, Ashley è stata deportata in Spagna, e gli indizi portano al villaggio rurale di El Pueblo. Per confermare la notizia ed evitare imboscate, i servizi segreti decidono di inviare sul posto un solo agente: Leon Scott Kennedy, agente speciale che gode della stima del presidente.

2006 Infinite Darkness breve introduzione della storia in streaming su Netflix
Dopo gli avvenimenti di El Pueblo, in seguito ad un attacco informatico alla Casa Bianca; il presidente richiama il suo fidato (a cui deve tutto dopo avergli riportata sana e salva la figlia) Leon Kennedy al quale ordina di indagare sull’accaduto. Arrivato alla Casa Bianca Leon deve subito far fronte ad un misterioso attacco il quale diffonde il virus T nella struttura. Scampato il pericolo Leon incontra Claire che, nel frattempo indaga sugli avvenimenti di Panemstan il quale pare abbia portato al suicidio un’intera squadra di soldati tornati dal posto anni prima.

L’unico sopravvissuto della squadra è Jason definito “Eroe di Panemstan“, il quale però appare subito ambiguo agli occhi di Leon.

Regia e sceneggiatura
La trama di Resident Evil Infinite Darkness è ben definita, riuscendo a collocare in maniera corretta i personaggi e le loro storie. Mi è parso evidente che la scelta di rilasciare soltanto 4 episodi sia per dare al pubblico un assaggio, un modo per la produzione di tastare il terreno per programmare una serie (mi auguro) più profonda e più longeva.
I flashback inseriti tuttavia non riescono a raccontare chiaramente il background dei personaggi introdotti, mentre è davvero ottima l’atmosfera che si crea durante l’investigazione portata da Claire. I dialoghi sono ben strutturati rendendo piacevole la visione della serie senza momenti di noia.

C’è da dire però mentre in Resident Evil: Vendetta (2017) abbiamo apprezzato sequenze mozzafiato con inseguimenti,sparatorie e combattimenti all’ultimo sangue, questo ha messo da parte la spettacolarità incentrando la storia sul dialogo, gli intrighi e le atmosfere cupe rendendo il prodotto un thriller a sfondo horror.

Montaggio
Essendo una serie prodotta completamente in CGI, per gli amanti della saga CAPCOM è un po’ come tornare a casa. La qualità della grafica è sicuramente notevole, riprendendo quanto fatto con i film precedenti del franchising e cercando di sfruttarlo a pieno. Proprio su questo punto mi sento di muovere una piccola critica: Considerando che l’ultimo film risale a qualche annetto fa, mi sarei aspettato un miglioramento in alcune movenze e alcune espressioni dei personaggi che invece sembrano rimaste sullo stesso livello, che resta comunque di prima fattura.
Il design e le ambientazioni sono come sempre in perfetta sincronia con quelli del videogioco, il tutto accompagnato da una buona colonna sonora.





Conclusioni
Resident Evil: Infinite Darkness è senza dubbio uno dei prodotti più attesi dal pubblico amante del genere e della saga videoludica. La serie mantiene un ottimo livello , ma troppo breve con i soli 4 episodi per essere giudicata in maniera definitiva.
In attesa di ulteriori episodi possiamo concludere dicendo che questa serie animata è una buona trasposizione seriale della saga horror più amata e conosciuta al mondo, se dovessi dare un voto scolastico, direi RIMANDATA .

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